lunedì 27 dicembre 2010

comunione e liberazione

Non era facile essere guido.....lì a 17 anni a Milano.
Mio padre Matteo, medico formigoniano, nel senso che aveva appaltato l'anima a Dio e alle opere, con una tendenza maggiore verso le opere.
Mia madre Lucia, insegnante di lettere. Per lei tutto aveva un rapporto con l'infinito, da Leopardi alla cera per  i pavimenti.Di fronte a ogni mia richiesta, compreso l'acquisto di un mp3, mi domandava che legame ci fosse col mio desiderio  di ascoltare i baustelle in santa pace, con Dio e la mia esigenza di felicità. Il legame c'era, ed eccome. Non sentirla
Io Guido, 18 anni tra un mese, iscritto naturalmente al collegio sacro cuore di Milano. Scuola privata ciellina. Una vita scandita , da lodi, domande sull'infinito, scuole di comunità, vacanze col movimento e un unico desiderio:dire basta a sta palla di vita. Volevo dire ai miei che ero diverso da loro, che amavo più gli uomini (in tutti i sensi) , di Dio e che la cosa che mi univa più al mondo, era la mia musica, le mie pare e la gente che loro non conoscevano

1 commento:

  1. Chissà che profumo avrà annusato!

    Vedo che procedi nella lettura del libro... e saltano pure fuori i Baustelle!

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